Responsabilità significa lasciare spazi di libertà
La assumiamo, la esercitiamo, la accettiamo: la responsabilità, filo conduttore dell’edizione 2017 del nostro rapporto di gestione. Crescenzo Savignano, capo reparto nel dipartimento Controllo prestazioni presso l’assicurazione svizzera malattie e infortuni CONCORDIA, ci spiega la sua idea di responsabilità.
«Ritengo che la responsabilità sia una questione di coscienza individuale e di adempimento degli obblighi. È un concetto che può assumere diverse forme, manifestandosi come senso civico, rispetto delle leggi o impegno personale. Quando tutto procede senza intoppi, non è solitamente fonte di problemi, ma non appena sorgono delle difficoltà il quadro cambia: nessuno si fa avanti volentieri. Chi è dotato di una personalità forte tuttavia non arretra di fronte alle proprie responsabilità.»
In nome della famiglia
«La mia responsabilità personale è focalizzata sulla mia famiglia. Anche mio figlio, che ha 16 anni, deve imparare a rispondere delle proprie azioni e io desidero affiancarlo. Un compito delicato, che implica la concessione di margini di libertà, la disponibilità al compromesso nonché la capacità di elogiare e di consolare. Alle volte è necessario stringere il freno, cosa che i giovani interpretano molto facilmente come un insuccesso personale. Allora occorre confortarli, senza proporsi come modelli di perfezionismo.»
Responsabilità nei confronti della clientela
«Sul piano professionale, sono capo reparto all’interno del dipartimento Controllo prestazioni. Il nostro compito consiste nell’elaborare, con il supporto della tecnologia digitale, le prestazioni ambulatoriali e stazionarie, verificandone la correttezza, la conformità alle leggi e l’economicità. Ci facciamo garanti nei confronti dei nostri clienti del pagamento corretto e il più rapido possibile delle fatture dei fornitori di prestazioni.»