Paese dei Ragazzi Openair, un tuffo nel magico mondo dell’infanzia
C’è un’età in cui il mondo è una scoperta, un’avventura magica. E un’età in cui ogni tanto ci piacerebbe tornare a essere un po' bambine e bambini. Il Paese dei Ragazzi Openair è l’occasione giusta per grandi, piccine e piccini: un evento formato famiglia con concerti, giochi di prestigio e tanto divertimento assicurato!
Breve a facile
Anche gli adulti possono tuffarsi nel mondo magico infantile.
Ad esempio al Paese dei Ragazzi Openair Coop.
La CONCORDIA è partner dell’evento.
Una fase importante dello sviluppo
Nella realtà magica valgono regole speciali, che si sottraggono a qualsiasi logica o razionalità e che candidamente ignorano le leggi della fisica e delle scienze naturali. Si tratta di un mondo fantastico parallelo che non sostituisce la realtà oggettiva, bensì vi convive: due sfere diverse, altrettanto vere e presenti. È importante che le persone adulte riconoscano l’importanza di questa tappa nello sviluppo infantile e che non cerchino di smorzare la carica fantastico-immaginativa delle bambine e dei bambini.
Arte e musica, un ponte verso la sfera magica
Credo che la capacità infantile di guardare il mondo sia un dono e il nostro obiettivo è di stupire e coinvolgere un pubblico di tutte le età.
Un bagno di magia nel Paese dei Ragazzi Openair
Eventi a misura di famiglia, dedicati a musica e creatività, si prestano naturalmente a fungere da passerella tra il pensiero magico di bambine e bambini e la visione razionale delle persone adulte. Ad esempio il Paese dei Ragazzi Openair, un festival ricco di concerti e attività ricreative e giochi di prestigio. Anche l’organizzatore proviene dall'ambiente dello spettacolo: Maik Ast ha infatti alle spalle una carriera da musicista professionista. «A un certo punto mi è venuta l’idea di organizzare un festival per famiglie in grande stile. La mia visione si è concretizzata nel 2004, con la fondazione della Kinderland Schweiz GmbH ed è stata un successo! Il festival è diventato sempre più importante e si svolge ora anche nella Svizzera romanda e in Ticino. Credo che la capacità infantile di guardare il mondo sia un dono e il nostro obiettivo è di stupire e coinvolgere un pubblico di tutte le età» spiega Maik Ast.
Un contributo in questo senso viene anche dalle artiste e dagli artisti invitati. Come testimonia Marius Tschirky, cantante della band Marius & die Jagdkapelle, da sempre sensibile alle esigenze dell’infanzia e fondatore, una ventina di anni fa, di uno dei primi asili nel bosco in Svizzera: «Poiché allora nel repertorio musicale per l’infanzia la natura i boschi non venivano quasi mai tematizzati, ho cominciato a comporre delle canzoni che cantavo poi durante i miei corsi di pedagogia della natura.» Da lì sono nati i primi CD e poi le richieste di concerti. Perché è meraviglioso fare musica per un pubblico in erba? «Le bambine e i bambini sono aperti e si lasciano trascinare. Vogliono partecipare attivamente, non solo consumare. Ed è fondamentale farli ridere. Per riuscirci, bisogna capire il loro mondo e io credo di avere le chiavi magiche di accesso.»