Tempo di raccoglimento

Che posto occupano il silenzio e la calma nella nostra vita? La ricerca di una risposta ci conduce in un monastero.

Gli ambienti dell’antica abbazia di Engelberg sono avvolti da un silenzio rigenerante. Il visitatore che vi si avventura ha l’impressione di ritrovare qualcosa di cui sentiva da tempo la mancanza. In una bellissima stanza rivestita di legno ci accoglie l’abate Christian, per discorrere con noi di quiete e pace interiore.
 

Il potere del silenzio

Per l’abate benedettino il silenzio aiuta a ritrovare consapevolmente la serenità, ovvero a lasciarsi per un momento alle spalle tutte le nostre preoccupazioni quotidiane. Per i credenti inoltre, sottolinea, il silenzio è un luogo di incontro con Dio. Nella parte più recondita dell’edificio, dove i monaci vivono in clausura, di giorno è vietato parlare. Il silentium li aiuta a raccogliersi nella preghiera e non deve assolutamente essere interpretato come una costrizione. «Si tratta piuttosto della condizione necessaria per aprire una porta verso la nostra interiorità, verso noi stessi», precisa l’abate Christian.
 

La calma interiore

L’assenza di rumori esterni favorisce la serenità interiore, uno stato d’animo per nulla facile da raggiungere. L’abate Christian continua: «Il silenzio tuttavia può anche essere minaccioso. In mancanza di distrazioni siamo obbligati a confrontarci con noi stessi». Non fare niente, anche mentalmente, è una capacità che dobbiamo apprendere. Il nostro interlocutore ci ricorda l’importanza di inserire delle pause nella nostra routine quotidiana. Ecco alcuni consigli:

  • Ritagliatevi coscientemente durante la giornata alcuni minuti di assoluta tranquillità.
  • Mettete il computer e il cellulare da parte e allontanate per un momento tutto l’ambiente che vi circonda.
  • Sedetevi in un posto tranquillo, respirate profondamente e cercate di liberare la vostra mente da tutti i pensieri.
     

Una pausa salutare

Un posto dove è possibile concedersi una pausa dalla vita quotidiana è il monastero. «Offriamo a persone esterne la possibilità di soggiornare per un certo periodo nella nostra abbazia. Di solito i nostri ospiti sono per lo più persone che si stanno affacciando a una nuova fase di vita e che desiderano distanziarsi dalla propria esistenza per prepararsi meglio al cambiamento imminente» racconta l’abate Christian. Se lo desiderano, i visitatori possono partecipare alla preghiera corale dei monaci. «Per persone che si sentono travolte dagli avvenimenti il soggiorno nel monastero e la preghiera comune offrono un punto fermo, un aiuto a ritrovare un po’ di serenità».
 

Soggiorno in convento

Il monastero di Engelberg offre ai visitatori la possibilità di soggiornare nella parte dell’edificio aperta al pubblico. Gli ospiti sono alloggiati in stanze accoglienti e possono, se vogliono, partecipare alle preghiere comuni.
 

Desiderate un po’ di tranquillità?

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.kloster-engelberg.ch.