Un caso per concordiaMed: la gestione di un presunto infarto

Signora O.: Recentemente ho effettuato un check-up completo presso il mio medico di famiglia. Ha controllato ogni cosa, anche i valori sanguigni, ed è tutto normale. Secondo lui, gli allenamenti sportivi regolari hanno sicuramente un influsso positivo sul mio stato di salute. Mia madre soffre però di ipertensione e deve pertanto prendere dei medicamenti.

Consulente: Ha svolto un’attività sportiva oggi e si è forse spinta oltre i limiti abituali? Oppure ha fatto qualcosa di inconsueto?

Signora O.: No, per nulla. Ma ho avvertito una sensazione di grande stanchezza per tutto il giorno. Ecco perché stasera ho bevuto due tazze di caffè prima dell’allenamento.

Consulente: In base alle sue descrizioni non posso purtroppo escludere un problema cardiaco. Perciò le raccomando di recarsi senza attendere oltre all’ospedale più vicino per sottoporsi a una visita approfondita. Qualcuno può condurla oppure vuole che le organizzi un taxi?

Signora O.: Mio marito può accompagnarmi. La ringrazio per i preziosi consigli. Partiamo subito per l’ospedale cantonale.

Il giorno successivo la consulente di concordiaMed richiama la Signora O. e apprende che anche il medico del servizio d’urgenza, fondandosi sui sintomi, ha ipotizzato un possibile infarto e quindi immediatamente predisposto gli accertamenti necessari. Nel caso della Signora O., fortunatamente, gli esami non hanno confermato tale sospetto.