Comprare la verdura al mercato dei contadini: tutto naturale senza additivi.

Alimenti naturali: la salute in tavola, senza additivi

Un’alimentazione veramente sana si basa su alimenti naturali. Come nutrirsi in modo salutare puntando sui prodotti forniti da madre natura? Cosa possiamo fare in cucina e cosa coltivare sul balcone?

   Breve e facile

Molti cibi pronti contengono sostanze per conservare o colorare gli alimenti.
Queste sostanze si chiamano additivi.
Alcuni additivi non sono sani.
I piatti cucinati personalmente sono più sani.
Quando cucinate potete scegliere gli ingredienti.
Potete utilizzare prodotti freschi e regionali.
 

1. Alimentazione sana: che effetto hanno gli additivi sulla nostra salute?

Durante la pandemia i social sono stati inondati da un’allegra galleria fotografica di brodetti, pane, pasta o altri cibi base, rigorosamente fatti in casa. Se in cucina prepariamo tutto di persona, possiamo avere la certezza di non trovarci additivi nel piatto, nessuna famigerata «E» seguita da un numero per intenderci. Sulle etichette la «E» indica che la sostanza è autorizzata in Europa per l’uso alimentare e che è quindi innocua anche se consumata vita natural durante.

Ciononostante diversi additivi sono molto controversi. Ad esempio è noto che i coloranti azoici E 102, 110, 122, 123, 124 e 151 possono influire negativamente sull’attività e sull’attenzione del bambino. Sul banco degli indagati c’è anche il glutammato, un esaltatore di sapidità contrassegnato dalle sigle da E 620 a E 625, sospettato di stimolare l’appetito e di favorire quindi il sovrappeso.

 

I consigli di Marlène Gautschi: il brodo di verdure in polvere fatto in casa

Aus Zwiebeln, Rüebli, Lauch, Sellerie und Kräutern stellen Sie ganz einfach natürliches Bouillon-Pulver her.

Per 2 barattoli di vetro di circa 3 dl

Ingredienti

  • Circa 1 kg di verdure a scelta (cipolle, carote, porri, sedano, erbe aromatiche)
  • 100 g di sale
 
 

Preparazione

  • Tagliate, senza sbucciarle, le verdure a fette spesse circa 3 mm e disponetele su due leccarde foderate con carta da forno. Aggiungete delle erbe aromatiche.
  • Fatele essiccare per circa 4-6 ore nel forno preriscaldato a 80°C (aria calda), lasciando la porta socchiusa grazie a un mestolo. Lasciatele raffreddare nel forno spento.
  • Dopo averle salate, trituratele finemente con il mixer. Versate la polvere nei barattoli e chiudeteli con i coperchi.
  • Durata di conservazione: circa 6 mesi in barattoli chiusi ermeticamente, in luogo asciutto e al riparo dalla luce.
  • Nota bene: potete utilizzare un essiccatore al posto del forno. Se volete dare al brodo un aroma particolare, aggiungete dei boleti secchi prima di mixare le verdure.

2. Alimenti naturali: la farina bianca e lo zucchero raffinato conservano ancora delle sostanze nutritive?

Praticamente no. Lo zucchero cristallino bianco contiene solo calorie vuote ed è privo dei preziosi nutrienti. Ma anche prodotti alla moda come lo zucchero di cocco, il dolcificante ai datteri o lo sciroppo d’agave contengono solo tracce minime di microsostanze nutritive e non sono quindi in realtà molto più sani. Tutte le farine raffinate, non solo la farina di grano ma anche ad esempio quella di spelta, sono prodotti industriali. Durante la raffinazione il chicco è spogliato di due componenti pregiate: la crusca, ossia l’involucro esterno, e il germe, cioè l’embrione. Le farine semi­bianche e bigie contengono perlomeno tracce di crusca, ma sono del tutto prive del nutriente germe; le farine bianche, setacciate molto finemente, si riducono invece sostanzialmente ad amido e proteine. Le farine integrali, meno lavorate, sono decisamente più ricche di vitamine, minerali e fibre.

 

3. I prodotti vegetariani e vegani «simil carne» sono genuini?

Di pari passo con l’attenzione per l’ambiente cresce anche il numero di persone che optano per una dieta prevalentemente vegetariana. Una delle conseguenze è la fioritura di nuovi prodotti sul mercato alimentare: oggi è del tutto normale trovare al supermercato pollo a base di proteine di pisello, salsicce di soia o hamburger vegetariani. Se legumi come le lenticchie, i ceci, i piselli e i fagioli sono ottimi ingredienti di base naturali, perdono però questa qualità durante il processo di elaborazione industriale a cui è sottoposta la maggior parte dei cibi proposti come surrogati della carne. Vegano non è infatti necessariamente sinonimo di genuino. Se sulla confezione compaiono più di cinque ingredienti, le probabilità che si tratti di un sofisticato mix sintetico sono molto elevate. Da consumare quindi con moderazione, come tutti i prodotti pronti.

 

4. Additivi alimentari: gli integratori sono indispensabili per un’alimentazione completa?

Le persone sane possono tendenzialmente farne a meno. Una dieta equilibrata offre tutti i nutrienti, le vitamine e i minerali di cui abbiamo bisogno. Un’eccezione è costituita dall’acido folico per le donne in gravidanza, la vitamina B12 per chi segue un regime alimentare vegano ed eventualmente la vitamina D e il calcio per le persone anziane.

 

5. I prodotti biologici sono più ricchi di sostanze nutritive?

Che il successo degli alimenti di origine biologica continui incontrastato è una buona notizia. Di norma i processi produttivi più naturali assicurano un profilo nutrizionale migliore rispetto ai prodotti provenienti dall’agricoltura convenzionale. Naturalmente esistono differenze tra le diverse etichette bio. Ad esempio alcune sono molto più rigorose di altre nel limitare l’uso di additivi ed eccipienti.

 

6. Dove si possono acquistare autentici prodotti naturali?

Al mercato, nei negozi biologici o direttamente in fattoria trovate senz’altro prodotti freschi, di stagione e di alta qualità. Inoltre qui l’offerta è regionale e la provenienza verificabile. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di chiedere informazioni su sostenibilità, ambiente e rispetto degli animali. Il non plus ultra dell’ecologia resta sempre ritagliarsi un orticello nel giardino o coltivare verdure sul balcone.

 

I consigli di Marlène Gautschi: un giardino sul terrazzo

Un balcone, anche di dimensioni ridotte, può facilmente sostituire un giardino: coltivare frutta, legumi ed erbe aromatiche può diventare un’attività spassosa per tutta la famiglia! 

Prodotti freschi a chilometro zero sul proprio balcone

  • Insalate da taglio

    Se avete un balcone soleggiato o semi-ombreggiato potete facilmente coltivare dell’insalata da taglio o della rucola. Idealmente piantate i semi in un substrato da maggio a ottobre, provvedendo a spaziarli a sufficienza ed evitando di coprirli con la terra poiché hanno bisogno di molta luce. I primi germogli appaiono dopo una o due settimane. Durante questo periodo è importante mantenere umida la terra.  Dopo quattro-sei settimane potrete già cogliere le prime foglie: tagliate quelle esterne con una forbice, facendo attenzione a non intaccare il cuore della pianta. In questo modo cresceranno regolarmente nuove foglie e potrete contare su un fresco apporto vitaminico durante tutta l’estate.

  • Erbe mediterranee

    Potete coltivare diverse erbe aromatiche in una medesima vasca: rosmarino, salvia, timo, santoreggia, basilico e menta. Di regola, solo il prezzemolo e l’erba cipollina devono essere piantati separatamente. 

  • Verdure

    I ravanelli, i peperoncini e i pomodori possono essere acquistati in piantine. Scegliete delle antiche varietà di pomodori per insaporire ulteriormente le vostre insalate. 

  • Bacche

    Cogliere fragole direttamente dalla sdraio è possibile! Queste piante amano particolarmente il sole e detestano l’acqua stagnante: piantatele perciò preferibilmente in vasi muniti di un foro di scolo.  

  • Orto all’interno

    Avete mai pensato al giardinaggio indoor? Coltivate diversi micro-germogli e semi germogliati in vasi da cultura disposti sul davanzale della finestra della vostra cucina.

Marlène Gautschi è una nutrizionista ed è lieta di rispondere alle vostre domande sulla nutrizione.

Utili consigli e suggerimenti

Se avete delle domande sull’alimentazione, la nostra esperta Marlène Gautschi vi risponde volentieri. Contattatela per iscritto all’indirizzo di posta elettronica alimenatizone@concordia.ch. Questo servizio è gratuito per gli assicurati della CONCORDIA.